NUTRImente | Gingko Biloba

di Andrea Savini

Pianta originaria della Cina, si stima risalga a 250 milioni di anni fa ed è considerata come un fossile vivente: oltre a essere considerato l’albero più vecchio della Terra è certamente anche uno tra i più longevi, essendo in grado di raggiungere i 1000 anni di vita. In Giappone è considerato un albero sacro e trova normale collocazione nelle immediate vicinanze dei templi.
Ciò che ne influenza specifica- tamente il nome sono le foglie dalla forma bilobata, cioè divisa in due lobi, esattamente come il cervello, ed è curioso osservare come le loro nervature rimandino alle fibre nervose del cervelletto.
Ulteriore particolarità sta nel fatto che i semi non siano protetti dall’ovario: le strutture a forma di albicocca infatti, non sono frutti, bensì semi ricoperti da un involucro.

Sin dall’antichità vennero riconosciute al gingko biloba proprietà energetiche e antiossidanti, ma ha nella capacità di ossigenazione del sangue e nei benefici a livello circolatorio, sia centrale che periferico, la massima efficacia: sono molteplici e sempre maggiori le evidenze dimostrate scientificamente attraverso ricerche e studi clinici che confermano la capacità e bontà terapeutica degli estratti della pianta, sia a livello cardiovascolare che cerebrale.

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