Editoriale 04.’17

Siamo alle porte di una nuova stagione agonistica con tutti i campionati nazionali ai ‘blocchi di partenza’ e quest’estate in Italia si è disputata una manifestazione bellissima e di altissimo livello a Pesaro con i Mondiali.
Una competizione che ha portato l’Italia di fronte al pubblico internazionale della Ritmica, dimostrando il nostro valore non solo con le ginnaste indiviadualiste e le “Frafalle”, ma anche dal punto di vista organizzativo.
In pedana si sono sfidate le miglliori atlete e sopra tutti hanno vinto le due sorelle Averina, che di fatto sono e saranno le ginnaste di riferimento e da battere nei prossimi anni.
Hanno portato davanti agli occhi degli appassionati e delle varie società nazionali e non solo: tecnica, classe e tanto altro a partire dai loro body che sembrano uscire da sfilate dell’alta moda.
Sicuramente la Ritmica in Russia e in altri paesi è storicamente uno sport nazionale, come da noi il calcio, ma ciò che abbiamo visto deve essere un punto di riferimento per tutti.
Anche l’allenatice delle russe è dimostrazione di come viene vissuto da loro questo sport, accompagnando le sue atlete con il suo abbigliamento che spesso richiamava proprio quanto era in pedana, una cosa non certo passata inosservata.
Per noi italiani una bellissima conferma della crescita di Alexandra Agiurgiuculese, che ha fatto vedere esercizi bellissimi e di alto livello.
Le ‘nostre’ Farfalle hanno dato il meglio, ma forse è sfuggito qualche cosa e non siamo risuiti a salire sui gradini più alti del podio per piccole ‘sfumature’… Ma in ogni caso rimaniamo tra i migliori al mondo.
Una nota un po’ dolente il pubblico, che ha si gremito gli spalti, dimostrando la crescita di questo sport, ma qualche fischio agli avversari si sarebbe potuto evitare… La tifoseria e il calore che si mette nel sostenere i propri colori è una cosa bellissima, ma ricordiamoci di non lasciarci trasportare dagli entusiasmi. Una delle cose più belle di questo sport è la classe con cui si pratica e lo stesso ‘stile’ sarebbe bello mantenerlo sempre e ovunque.